Prisoner 709 è il settimo album, uscito nel 2017, di Michele Salvemini. A parer mio, è il settimo e ultimo album di Caparezza per come l'abbiamo conosciuto fino a Museica.
E' l'inizio di quella che io definisco la trilogia del cambiamento, in quanto, con la recente uscita dell'album Exuvia, l'esistenza di questo album e tutti i suoi riferimenti risultano molto più chiari. L'intero concept dell'album riguarda il fatto che Michele ormai si sente prigioniero del suo personaggio, Caparezza, dal quale ha avuto tante soddisfazioni ma anche tanti problemi, tra cui il più grave è l'acufene, ben rappresentato dal brano "Larsen".
In questo album infatti vediamo i primi tentativi di uscire dalla prigione che Caparezza ha costruito intorno a Michele, dalla maschera rappresentata dai folti capelli ricci e dalla barba, dai testi "troppo politici" e impegnati, dalle incomprensioni della gente.
Questo album rappresenta infatti un eterno dualismo tra Michele e Caparezza (7 lettere compongono il nome Michele, 9 lettere invece compongono lo pseudonimo Caparezza), in lotta continua per cercare di prevalere l'uno sull'altro.
Con l'uscita del recente Exuvia, il cui logo è un cerchio inscritto in un altro cerchio con una sorta di spirale intorno, risulta ben chiaro come lo zero di 709 rappresenti proprio l'Exuvia, cioè il guscio vuoto che rimane dopo la muta, il cambiamento, in questo caso di Michele. Secondo questa interpretazione, dopo Prisoner 709 ed Exuvia, Michele creerà un nuovo album, rappresentante il 9, che chiuderà, probabilmente, la sua carriera come Caparezza.
Magari portandolo verso una nuova consapevolezza musicale.
Come da lui dichiarato in merito all'uscita di Exuvia: "la storia rappresenta il seguito del precedente Prisoner 709 (che si soffermava sulla sua prigionia mentale) e si concentra sul suo desiderio di fuggire con la mente prima di abbracciare uno stato di completa libertà."
© 2024 Riccardo Massa